MARIA MADRE DI CRISTO E DELLA CHIESA

PARTE PRIMA
LA PROFESSIONE DELLA FEDE

SEZIONE SECONDA:
LA PROFESSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

CAPITOLO TERZO
CREDO NELLO SPIRITO SANTO

ARTICOLO 9
«CREDO LA SANTA CHIESA CATTOLICA»

Paragrafo 6
MARIA - MADRE DI CRISTO, MADRE DELLA CHIESA

963 Dopo aver parlato del ruolo della beata Vergine Maria nel mistero di Cristo e dello Spirito, è ora opportuno considerare il suo posto nel mistero della Chiesa. « Infatti la Vergine Maria [...] è riconosciuta e onorata come la vera Madre di Dio e del Redentore. [...] Insieme però [...] è veramente "Madre delle membra" (di Cristo), [...] perché ha cooperato con la sua carità alla nascita dei fedeli nella Chiesa, i quali di quel Capo sono le membra ». 523 « Maria, [...] Madre di Cristo, Madre della Chiesa ». 524

I. La maternità di Maria verso la Chiesa

Interamente unita al Figlio suo...

964 Il ruolo di Maria verso la Chiesa è inseparabile dalla sua unione a Cristo e da essa direttamente deriva. « Questa unione della Madre col Figlio nell'opera della redenzione si manifesta dal momento della concezione verginale di Cristo fino alla morte di lui ». 525 Essa viene particolarmente manifestata nell'ora della sua passione:

    « La beata Vergine ha avanzato nel cammino della fede e ha conservato fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette ritta, soffrì profondamente col suo Figlio unigenito e si associò con animo materno al sacrificio di lui, amorosamente consenziente all'immolazione della vittima da lei generata; e finalmente, dallo stesso Cristo Gesù morente in croce fu data come madre al discepolo con queste parole: "Donna, ecco il tuo figlio" (cf 1 Gv 19,26-27)».526

965 Dopo l'ascensione del suo Figlio, Maria « con le sue preghiere aiutò le primizie della Chiesa».527 Riunita con gli Apostoli e alcune donne, « anche Maria implorava con le sue preghiere il dono dello Spirito, che l'aveva già presa sotto la sua ombra nell'annunciazione».528

...anche nella sua assunzione...

966 « Infine, l'immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell'universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte ». 529 L'assunzione della santa Vergine è una singolare partecipazione alla risurrezione del suo Figlio e un'anticipazione della risurrezione degli altri cristiani:

    « Nella tua maternità hai conservato la verginità, nella tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; hai raggiunto la sorgente della Vita, tu che hai concepito il Dio vivente e che con le tue preghiere libererai le nostre anime dalla morte ». 530

...Ella è nostra Madre nell'ordine della grazia

967 Per la sua piena adesione alla volontà del Padre, all'opera redentrice del suo Figlio, ad ogni mozione dello Spirito Santo, la Vergine Maria è il modello della fede e della carità per la Chiesa. «Per questo è riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa» 531 «ed è la figura (typus) della Chiesa».532

968 Ma il suo ruolo in rapporto alla Chiesa e a tutta l'umanità va ancora più lontano. « Ella ha cooperato in modo tutto speciale all'opera del Salvatore, con l'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime. Per questo è stata per noi la Madre nell'ordine della grazia ». 533

969 « Questa maternità di Maria nell'economia della grazia perdura senza soste dal momento del consenso prestato nella fede al tempo dell'annunciazione, e mantenuto senza esitazioni sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, assunta in cielo ella non ha deposto questa missione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua ad ottenerci i doni della salvezza eterna. [...] Per questo la beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice ». 534

970 « La funzione materna di Maria verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce [...] l'unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l'efficacia. Infatti ogni salutare influsso della beata Vergine [...] sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di lui, da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia ». 535 « Nessuna creatura infatti può mai essere paragonata col Verbo incarnato e redentore; ma come il sacerdozio di Cristo è in vari modi partecipato dai sacri ministri e dal popolo fedele, e come l'unica bontà di Dio è realmente diffusa in vari modi nelle creature, così anche l'unica mediazione del Redentore non esclude, ma suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata dall'unica fonte ». 536

II. Il culto della santa Vergine

971 « Tutte le generazioni mi chiameranno beata » (Lc 1,48). « La pietà della Chiesa verso la santa Vergine è elemento intrinseco del culto cristiano ». 537 La santa Vergine « viene dalla Chiesa giustamente onorata con un culto speciale. In verità dai tempi più antichi la beata Vergine è venerata col titolo di "Madre di Dio", sotto il cui presidio i fedeli, pregandola, si rifugiano in tutti i loro pericoli e le loro necessità. [...] Questo culto [...], sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al Verbo incarnato come al Padre e allo Spirito Santo, e particolarmente lo promuove »; 538 esso trova la sua espressione nelle feste liturgiche dedicate alla Madre di Dio 539 e nella preghiera mariana come il santo Rosario, « compendio di tutto quanto il Vangelo ». 540

III. Maria - icona escatologica della Chiesa

972 Dopo aver parlato della Chiesa, della sua origine, della sua missione e del suo destino, non sapremmo concludere meglio che volgendo lo sguardo verso Maria per contemplare in lei ciò che la Chiesa è nel suo mistero, nel suo « pellegrinaggio della fede », e quello che sarà nella patria al termine del suo cammino, dove l'attende, nella « gloria della Santissima e indivisibile Trinità », «nella comunione di tutti i santi» 541 colei che la Chiesa venera come la Madre del suo Signore e come sua propria Madre:

    « La Madre di Gesù, come in cielo, glorificata ormai nel corpo e nell'anima, è l'immagine e la primizia della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell'età futura, così sulla terra brilla come un segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino ». 542

In sintesi

973 Pronunziando il « Fiat » dell'annunciazione e dando il suo consenso al mistero dell'incarnazione, Maria già collabora a tutta l'opera che il Figlio suo deve compiere. Ella è Madre dovunque egli è Salvatore e Capo del corpo mistico.

974 La santissima Vergine Maria, dopo aver terminato il corso della sua vita terrena, fu elevata, corpo e anima, alla gloria del cielo, dove già partecipa alla gloria della risurrezione del suo Figlio, anticipando la risurrezione di tutte le membra del suo corpo.

975 « Noi crediamo che la santissima Madre di Dio, nuova Eva, Madre della Chiesa, continua in cielo il suo ruolo materno verso le membra di Cristo ». 543

(523) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 53: AAS 57 (1965) 57-58; cf Sant'Agostino, De sancta virginitate, 6, 6: CSEL 41, 240 (PL 40, 399).

(524) Paolo VI, Discorso ai Padri Conciliari alla conclusione della terza Sessione del Concilio Ecumenico II (21 novembre 1964): AAS 56 (1964) 1015.

(525) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 57: AAS 57 (1965) 61.

(526) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 58: AAS 57 (1965) 61-62.

(527) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 69: AAS 57 (1965) 66.

(528) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 59: AAS 57 (1965) 62.

(529) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 59: AAS 57 (1965) 62; cf Pio XII, Cost. ap. Munificentissimus Deus (1o novembre 1950): DS 3903.

(530) Tropario della festa della dormizione della beata Vergine Maria: {SD@8`(4@< JÎ µX(" (Roma 1876) p. 215.

(531) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 53: AAS 57 (1965) 59.

(532) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 63: AAS 57 (1965) 64.

(533) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 61: AAS 57 (1965) 63.

(534) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 62: AAS 57 (1965) 63.

(535) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 60: AAS 57 (1965) 62.

(536) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 62: AAS 57 (1965) 63.

(537) Paolo VI, Esort. ap. Marialis cultus, 56: AAS 66 (1974) 162.

(538) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 66: AAS 57 (1965) 65.

(539) Cf Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosanctum Concilium, 103: AAS 56 (1964) 125.

(540) Paolo VI, Esort. ap. Marialis cultus, 42: AAS 66 (1974) 152-153.

(541) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 69: AAS 57 (1965) 66-67.

(542) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 68: AAS 57 (1965) 66.

(543) Paolo VI, Credo del popolo di Dio, 15: AAS 60 (1968) 439.

Maria
Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.

Santa Maria di Nazaret
Personaggio del Nuovo Testamento
Madre di Dio
Venerato da  Chiesa cattolica,
Chiesa Ortodossa,
Chiesa anglicana,
Chiesa copta,
e Chiesa luterana
Ricorrenze  vedi sezione Nella liturgia
Patrono di  Chiesa universale
« Chi ha Maria per madre ha Cristo per fratello. »
  
(San Massimiliano Kolbe)

Santa Maria di Nazaret, in (aramaico מרים, Maryām; in greco dei LXX Μαριαμ, Mariam, Μαρια, Maria; in Arabo: مريم, Maryam) è il nome della madre di Gesù. (Palestina, I secolo a.C. – I secolo), Concepita senza peccato, l'arcangelo Gabriele le annunciò che avrebbe concepito verginalmente, per opera dello Spirito Santo, il Figlio di Dio, e disse il suo sì generoso.

Madre di Dio curò, con san Giuseppe suo sposo la prima educazione di Gesù facendosi poi la prima discepola del figlio e la prima fra i credenti seguendolo fin sotto la croce. Attese con i discepoli di Gesù e i fratelli di lui la venuta dello Spirito Santo nella Pentecoste.

Dopo l'ascensione al cielo di Gesù non si hanno più notizie di lei dai vangeli. Una tradizione accreditata la vede ad Efeso con San Giovanni dove muore e viene assunta in cielo in anima e corpo.

È patrona della Chiesa universale..
Nel Nuovo Testamento
Nei Vangeli sinottici

La figura di Maria, nei tre vangeli sinottici è trattata più diffusamente nel Luca.

Vi si racconta che Maria viveva a Nazaret, in Galilea e che, promessa sposa di Giuseppe, ricevette dall'arcangelo Gabriele l'annuncio che avrebbe concepito il Figlio di Dio rimanendo vergine (Lc 1,26-38).

L'adesione totale al piano di Dio ne fa il modello per tutti i credenti.

Lo stesso Vangelo secondo Luca racconta la sua pronta partenza per Ayn Karin, per aiutare la cugina Elisabetta, più anziana di lei ed incinta di sei mesi. Da Elisabetta è chiamata "la madre del mio Signore". Maria risponde proclamando il Magnificat (Lc 1,46-55).

Trovandosi a Betlemme, in Giudea, con suo marito Giuseppe per il censimento di Augusto, partorì in un luogo disagiato suo figlio, al quale Giuseppe, seguendo le indicazioni dell'arcangelo Gabriele impose il nome Gesù. Il vangelo racconta il canto degli angeli e la visita dei pastori (Lc 2,1-20).

Quando Gesù compì 12 anni, Maria e Giuseppe lo accompagnarono nel Tempio di Gerusalemme. Tornando a Nazaret, i genitori non trovarono più Gesù e, preoccupati, tornarono indietro a cercarlo. Lo ritrovarono il terzo giorno nel Tempio, dove Gesù stava insegnando fra i dottori della Legge.

I Vangeli ce la presentano in vari momenti vicino a Gesù nel periodo del suo ministero pubblico.
Francesco Botticini, L'Assunzione della Vergine Maria
In Giovanni

Nel Vangelo secondo Giovanni è chiamata sempre «la Madre di Gesù». I biblisti cattolici ritengono che in tale vangelo Maria sia il simbolo dell'Israele fedele, che aspetta da Gesù il dono del vino della nuova alleanza (Nozze di Cana). Inoltre, essa è colei che ha fatto compiere al Figlio il primo miracolo della sua vita pubblica, ed è perciò presentata come la mediatrice di tutte le grazie presso Gesù Cristo.
Negli Atti degli Apostoli

Negli Atti degli Apostoli è presentata in preghiera con gli apostoli e i discepoli in attesa della venuta dello Spirito Santo (At 1,14). Essa fu perciò il centro attorno a cui gli stessi apostoli e discepoli si riunirono per la discesa dello Spirito, e per questo è riconosciuta madre della Chiesa (Litanie Lauretane).
Ricerche archeologiche

Ricerche archeologiche condotte alla fine del secolo scorso, sulla base delle visioni della stigmatizzata monaca agostiniana Anna Caterina Emmerich (1774 - 1824), hanno ritrovato a circa 9 Km a sud di Efeso la casa dove la tradizione dice che Maria di Nazaret abitò e fu Assunta alla gloria del cielo.
Nella storia della Chiesa
Nei Vangeli apocrifi

Le informazioni contenute in alcuni vangeli apocrifi trovano conferma nella Tradizione della Chiesa. I genitori di Maria si chiamavano Gioacchino e Anna e concepirono Maria in tarda età, dopo una vita sterile (quindi ignobile per gli ebrei, che ritenevano la mancanza di figli segno di peccato).

Altre fonti, molto meno attendibili, si concentrano sulla sua vita prima della nascita di Gesù. Maria sarebbe rimasta nel tempio dall'età di tre anni fino al periodo della pubertà e per poi essere promessa sposa a San Giuseppe, che fu miracolosamente designato fra altri aspiranti dalla fioritura di una verga.

Secondo il vangelo apocrifo di Bartolomeo una prima annunciazione fu data a Maria nel tempio stesso di Gerusalemme.
Nel primo millennio cristiano
Raffaello: Madonna col bambino

L'importanza di Maria fu immediatamente riconosciuta dai primi cristiani, come testimoniano i graffiti sulle pareti della Santa Casa e altri testi dei Padri della Chiesa. Per evitare pericolose eresie cristologiche, la figura di Maria nel primo millennio del cristianesimo è stata oggetto di alcune definizioni dogmatiche, comuni quindi alle Chiese orientali e occidentali, ad esempio:

    Nascita verginale: il concepimento di Gesù senza padre umano, riportato nel vangelo di Matteo:

« E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesú. »
  
(Matteo 1,24-25)

    Theotokos ("Madre di Dio"): titolo ribadito nel 431 dal concilio di Efeso: è un'affermazione che volta a sottolineare l'unicità della persona di Cristo nelle due nature, umana divina.
    Verginità perpetua: dopo la nascita di Gesù, Maria non ha avuto altri figli, rimanendo sempre vergine prima, dopo e durante il parto (ribadito nel II concilio di Costantinopoli, anno 553).

Nello sviluppo della teologia cattolica
La Fontana di Maria a Nazaret

La teologia cattolica ha sviluppato, nel corso dei secoli, le definizioni, le concezioni, i dogmi e dunque le corrette forme di venerazione della Vergine, basandosi però non su speculazioni astratte (cioè gnostico-intellettuali), bensì sulla Bibbia, sulla Tradizione, sulle parole illuminanti di molti santi, sulle numerose apparizioni di Maria nel corso della storia e sulle sue rivelazioni portate in ogni apparizione (si pensi a Lourdes o Fatima, ad esempio). Tutto ciò è oggetto di studio e di riflessione della mariologia.

In particolare, vi sono stati alcuni santi che hanno scritto opere chiarificatrici riguardo la Vergine: il beato Duns Scoto, San Bernardo di Chiaravalle, San Bonaventura da Bagnoregio, San Luigi Maria Grignion de Montfort, Sant'Alfonso Maria de' Liguori e molti altri. Essa è presentata -all'unanimità - come la «Madre della misericordia», la «Speranza dei disperati», la «Regina dei miseri», la «Mediatrice di tutte le grazie», il «Refugium peccatorum» vivente. San Bernardo afferma:
« [...] ella apre l'abisso della misericordia di Dio a chi vuole, quando vuole e come vuole; così che non vi è peccatore, per quanto iniquo sia, il quale si perda, se Maria lo protegge. »
  
(San Bernardo di Chiaravalle, De laudibus Virginis Matris)

Nella stessa opera, continua dicendo che la maestà mariana non dev'essere fonte di timore o di vergogna nel pregarla (a causa dei propri peccati), al contrario:
« [...] Ma come potresti tu, Maria, ricusare di soccorrere i miseri, poiché sei la regina della misericordia? E chi mai sono i sudditi della misericordia, se non i miseri? Tu sei la regina della misericordia e io, essendo il peccatore più misero di tutti, sono il più grande dei tuoi sudditi. »
  
(San Bernardo di Chiaravalle, De laudibus Virginis Matris)

Ella, siccome fu eletta ab aeterno da Dio per portare il Redentore agli uomini, e dal momento in cui accettò là il concepimento di Gesù nel suo ventre, ad opera dello Spirito Santo, è divenuta anche Madre di tutti gli uomini, dei giusti e dei peccatori che si rivolgono a Lei, e l'amore di Dio per Maria è tanto immenso, infinito ed illimitato che Sant'Alfonso Maria de' Liguori le se rivolge in tal modo:
« [...] Saresti in grado di ottenere la grazia anche per Lucifero in persona, se quello spirito superbo si umiliasse di fronte a Te! »
  
(Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Le glorie di Maria, cap. II)

L'importanza di Maria nel quadro del progetto divino parrebbe trovare un'insospettata conferma dallo stesso Satana, intimato a rispondere sotto esorcismo.[1] Infatti, nel 1823 ad Ariano Irpino (Avellino), i predicatori domenicani p. Cassiti e p. Pignataro, nel corso di un esorcismo a un ragazzo di 12 anni semi-analfabeta, intimarono al Demonio di dimostrare che Maria era Immacolata tramite un sonetto a rima obbligata. Sorprendentemente e con commosso stupore di Papa Pio XI, Satana fornì la seguente risposta, coerente con il dogma dell'Immacolata Concezione:
« Vera Madre son io di un Dio che è Figlio
e son figlia di Lui benché sua Madre.
Ab aeterno nacque Egli ed è mio Figlio,
nel tempo io nacqui eppur gli sono Madre.

Egli è il mio Creator ed è mio Figlio,
son io sua creatura e gli son Madre.
Fu prodigio divin l’esser mio Figlio
un Dio eterno, e me aver per Madre.

L’esser quasi è comun, tra Madre e Figlio,
perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre
e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.

Or se l’esser dal Figlio ebbe la Madre,
o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio
o senza macchia s’ha da dir la Madre". »


Per completezza, si ricordi anche la famosa visione di Maria contenuta nella Divina Commedia, dove Dante riporta la straordinaria preghiera del doctor marianus Bernardo di Chiaravalle affinché Dante stesso possa ottenere -per grazia- la visione della Trinità divina:

«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar sanz'ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate. »
  
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Paradiso, canto XXXIII, vv.1-21)

Nei versi danteschi è concentrata tutta la tradizione teologica mariana, da cui il Sommo Poeta infatti riprese Maria come la persona in cui si risolvono i paradossi terreni irrisolvibili («Vergine Madre,/figlia del tuo figlio»), la creatura umilissima eletta da Dio nell'eternità per la salvezza degli uomini, colei che è amata assolutamente, infinitamente e incondizionatamente dal Padre e dal Figlio, la «Mater Dei» nella e della storia, distributrice di carità per i beati e di speranza per gli uomini, la necessaria mediatrice dell'ottenimento di ogni grazia, colei per la quale Dio giunse al punto di prender su di sé la carne dell'uomo, la persona in cui si ricongiungono la perfezione ideale di una dea e la concretezza fisico-storica di una creatura.
Nella storia dei dogmi

Il Magistero cattolico ha definito vari dogmi che la riguardano:

    L'Immacolata Concezione (nel 1854). (Maria è considerata priva del peccato originale fin dal concepimento). La definizione dogmatica pose fine ad una controversia che si era sviluppata a partire dal medioevo nella Chiesa latina, ripresa più tardi dal Protestantesimo.
    L'Assunzione (nel 1950). Maria è considerata aver partecipato anticipatamente della resurrezione che sarà di tutti i cristiani alla fine dei tempi.

Nella liturgia

Durante l'Anno liturgico sono varie le feste e memorie che celebrano la Vergine:

    1 gennaio - Maria Santissima Madre di Dio - solennità
    23 gennaio - Sposalizio di Maria con San Giuseppe - memoria
    2 febbraio - Presentazione al Tempio di Gesù e purificazione di Maria - festa
    11 febbraio - Nostra Signora di Lourdes - memoria
    25 marzo - Annunciazione del Signore - solennità
    26 aprile - Beata Vergine Maria del Buon Consiglio - memoria
    13 maggio - Nostra Signora di Fatima - memoria
    24 maggio - Maria Ausiliatrice - memoria
    26 maggio - Nostra Signora di Caravaggio - memoria
    31 maggio - Visitazione della Beata Vergine Maria - festa
    Sabato dopo la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù - Cuore Immacolato di Maria - memoria
    20 giugno - Maria Santissima della Consolazione - memoria
    2 luglio - Madonna delle Grazie, Madre della Divina Grazia - memoria
    16 luglio - Beata Vergine Maria del Monte Carmelo - memoria
    5 agosto - Madonna della Neve - memoria
    15 agosto - Assunzione di Maria - solennità
    22 agosto - Beata Vergine Maria Regina - memoria
    29 agosto - Nostra Signora della Guardia - memoria
    8 settembre - Natività della Beata Vergine Maria - festa
    12 settembre- Santissimo Nome di Maria - festa
    15 settembre - Beata Vergine Maria Addolorata - memoria
    19 settembre - Beata Vergine Maria de La Salette - memoria
    24 settembre - Beata Vergine Maria della Mercede - memoria
    7 ottobre - Beata Vergine Maria del Rosario (già Santa Maria della Vittoria) - memoria
    12 ottobre - Nostra Signora del Pilar - memoria
    21 novembre - Presentazione della Beata Vergine Maria - memoria
    27 novembre - Nostra Signora della Medaglia Miracolosa - memoria
    8 dicembre - Immacolata Concezione - solennità
    10 dicembre - Beata Vergine Maria di Loreto - memoria
    12 dicembre - Nostra Signora di Guadalupe - memoria

La devozione a Maria
Maria incontra sua cugina ad Ain Karem

I cattolici si rivolgono a lei con molti titoli. Alcuni dei più usati sono: Maria Vergine, Maria Immacolata, Maria Assunta, Maria Ausiliatrice, Maria Consolata, ecc.

In Italia viene normalmente chiamata Madonna (dal latino mea domina, "mia signora").

La Vergine ha ispirato diverse preghiere, composte a partire dal dato rivelato o dalla tradizione popolare. Si ricordano l'Ave Maria di diretta derivazione del saluto angelico, il Salve Regina, l' Angelus, il Regina Coeli, il Magnificat desunto dal vangelo di Luca, il Memorare, l'inno Akathistos, il Sub tuum Praesidium.
Miracoli e apparizioni
Exquisite-kfind.png  Per approfondire, vedi la voce: Apparizioni mariane.

La Chiesa cattolica, così come la Chiesa ortodossa, crede che Maria o i santi possano farsi presenti nella vita degli uomini, per invitarli ed esortarli a vivere il Vangelo.

Nella storia le apparizioni di Maria sono innumerevoli. Tra queste alcune sono riconosciute ufficialmente dalla Chiesa, le più note sono :

    Guadalupe (1531)
    Rue du Bac (Parigi, 1830)
    Lourdes (11 febbraio 1858)
    Fatima (1917)
    La Salette (1846)
    Siracusa (1953)

L'ultima presunta apparizione in ordine di tempo, presunta perché ancora in corso e dunque in attesa di un pronunciamento ufficiale, riguarda i fatti che avvengono a Medjugorje.
Altre confessioni
Nel Protestantesimo
Statua di sant'Anna e Maria bambina nella chiesa di sant'Anna a Gerusalemme

Nel protestantesimo le opinioni riguardo a Maria sono molteplici, sebbene tutte ritengano eccessiva l'enfasi che viene data alla sua figura nella Chiesa cattolica e, disapprovando il culto dei santi, ritengono che la "venerazione" di Maria sia lesiva dell'unica mediazione attribuita a Gesù.

I Riformatori del XVI secolo, in generale, mantennero i dogmi del primo millennio secondo la formulazione dell'epoca. Lutero ad esempio ha mantenuto la celebrazione delle maggiori festività di Maria rintracciabili nel vangelo secondo il calendario liturgico tradizionale, come l'annunciazione, la visitazione e la purificazione di Maria. Venne abbandonata la credenza dell'Assunzione, tradizionalmente celebrata nella Chiesa cattolica, mentre l'Immacolata Concezione era all'epoca un'opinione non definita e non costituiva quindi motivo di conflitto con i cattolici.

In seguito, con l'Illuminismo e la teologia liberale, sono stati fatti oggetto di critica diverse formulazioni tradizionali, come la verginità perpetua, sostenendo che Maria ebbe anche altri figli dopo Gesù, basandosi su un'interpretazione errata dell'espressione "fratelli di Gesù" che si trova nei Vangeli. Molti teologi protestanti di indirizzo liberale ritengono che l'intera parte iniziale del vangelo di Luca, in cui si parla in termini miracolosi della nascita verginale del Cristo, sia in realtà scritta in un linguaggio mitologico e di conseguenza la figura di Maria sia stata rielaborata nel corso dei secoli secondo questo genere letterario.

Le definizioni di alcuni teologi protestanti arrivano ad espressioni particolarmente forti:
« La mariologia è il tumore del cattolicesimo »
  
(Karl Barth)

Nell'Islam

Maria assume un ruolo privilegiato anche nel Corano e, dunque nell'Islam. Essa è citata ben 34 volte e con il nome proprio, caso unico nel testo sacro dei musulmani.

La Vergine è presentata come la figlia di 'Imrân, considerato il Gioachino della tradizione cristiana. Maria bambina è benvoluta da Dio che la protegge e le concede doni particolari come il cibo sempre fresco che Zaccaria, suo zio e tutore, trova presso di lei tutte le mattine e che le proviene direttamente dal cielo.

Maria-Maryam è una creatura eccezionale in quanto madre di Gesù che viene sempre menzionato come Gesù, figlio di Maria. Numerose sono anche le raffigurazioni della Madonna nell’arte islamica.

I musulmani la chiamano anche Sayyida, che vuol dire "Signora, Padrona" e corrisponde indicativamente al termine cristiano "Madonna". Tuttavia sono frequenti i passi in cui si tende a ribadire l'errore dei cristiani che le attribuiscono qualità soprannaturali.

L'Islam, preoccupato di associare ad Allah alcuna altra figura, non prevede gesti devozionali o attribuzioni di ruoli di intercessioni o simili ad altri che non sia Dio, dunque neppure a Maria. Tali atteggiamenti sono riscontrabili solo in alcuni gruppi marginali facenti capo all'Islam sciita.

La devozione popolare, specialmente legata alla maternità di Maria, va oltre il dettato coranico e spesso uomini e soprattutto donne musulmane si recano a venerare la Vergine nei santuari a lei dedicati. Tra essi emblematico è la chiesa dalla Madonna del latte a Betlemme dove le donne musulmane si recano per chiedere la grazia di un figlio, o al santuario nazionale di Maryamabad in Pakistan dove si recano molti fedeli, anche musulmani, dai loro villaggi a piedi e in bicicletta in pellegrinaggio nel mese di settembre.

Dopo Gerusalemme il santuario più frequentato in Oriente è quello di Sednaya, vicino a Damasco: vi si venera un'immagine di Maria che si dice sia dipinta dall'evangelista Luca. In Egitto a Samallut vi è un santuario mariano sul monte Al-Tir. In questo luogo avrebbe soggiornato- si dice per 12 anni- la Sacra Famiglia: la ricorrenza di fede molto sentita viene ricordata in maggio. La geografia dei luoghi mariani si chiude in Turchia, dove molti musulmani si recano a pregare in un luogo in montagna sopra Efeso chiamato Meryem Ana.

Da più parti si insiste sul fatto che il dialogo cristiano islamico possa essere intensificato proprio a partire dalla presenza di Maria nella fede e nella devozione di entrambe le religioni.

Bibliografia

    San Bernardo di Chiaravalle, Le lodi della Vergine Madre, Città Nuova, 2003
    San Luigi Maria Grignion da Montfort, Trattato della vera devozione a Maria, Shalom, 1997
    Vittorio Messori, Ipotesi su Maria, Ares, 2005